Sentenza del Tar

tarPerforazioni a Serra grande.
Il Tar accoglie il ricorso del Comune

Il Tar di Catania, con sentenza n. 2241 del 6 novembre scorso, depositata il 24 novembre, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Vittoria contro i provvedimenti della Regione Sicilia che autorizzavano le perforazioni (per ricerche di idrocarburi) della Panther Eureka in contrada Serra Grande, a circa due chilometri dalla sorgente di Sciannacaporale (da cui proviene circa il settanta per cento dell’approvvigionamento idrico della città). La prima sezione del tribunale amministrativo regionale ha accolto tutte le censure mosse dai legali del Comune, gli avvocati Angela Bruno e Carmelo Giurdanella, ha annullato tutti i provvedimenti impugnati dall’Ente e ha condannato la società petrolifera texana al pagamento delle spese del giudizio. Nel dettaglio, il Tar ha riconosciuto, da un lato, che il Comune di Vittoria avrebbe avuto il diritto di partecipare alla Via, la valutazione di impatto ambientale e, dall’altro, che sussisteva il rischio di inquinamento e/o di abbassamento delle falde acquifere legato alle perforazioni. La vicenda delle trivellazioni a Serra grande, come si ricorderà, ebbe inizio lo scorso aprile, e a maggio l’Ente presentò ricorso al Tar, che concesse la sospensiva. La Panther Eureka propose impugnazione davanti al Cga, e il 3 settembre 2008 i giudici di secondo grado confermarono la sospensiva, ma imposero al Comune una cauzione da 3 milioni di euro, da versare, anche tramite polizza fideiussoria, entro 90 giorni (il termine sarebbe scaduto il 3 dicembre 2008, ma nel frattempo il Comune aveva proposto ricorso per revocazione davanti al Cga, invocando la legge Tar che sancisce che in materia di tutela della salute e dell’ambiente non si possono imporre cauzioni). Il 6 novembre 2008, davanti al Tar, si era celebrata l’udienza di merito, alla quale aveva partecipato anche il sindaco, Giuseppe Nicosia. Ieri, è arrivata la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che segna un punto importante a favore del Comune e che, secondo il primo cittadino, può rappresentare un ottimo precedente per gli altri Comuni, anche quelli piccoli, che potranno così rivendicare i loro diritti nei confronti di grandi colossi o di altre istituzioni distratte.

 SENTENZA DEL TAR