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L’effervescenza di “una città dell’estremo sud”

di Marcello Di Sarno (Blog Vittoria. Interviste Sindaci) pubb. 24 marzo 2009

Il Sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia intervistato per Comuni-Italiani.it

Il suo mandato è al giro di boa. Quali progetti danno spessore all’azione di governo fin qui svolta?

Soprattutto le iniziative per la legalità, con l’approvazione del Regolamento antipizzo che prevede la detassazione per chi denuncia il racket ed i percorsi di Legalità. Abbiamo anche promosso un’immagine diversa dell’Ente, attuando una reale trasparenza amministrativa. Nel contempo sono stati recuperati progetti importanti per la promozione della città come quello del Festival Jazz e avviate opere pubbliche rilevanti quali l’ammodernamento fognario, il porto di Scoglitti, il completamento del progetto dell’autoporto, la creazione della nuova società di gestione del mercato ortofrutticolo.

Che peso ha oggi nel contesto provinciale l’economia vittoriese?

Continua a rivestire grandissima importanza l’economia agricola con la serricoltura. Accanto a questa andrebbero rilanciate la cultura e la coltura della vite e del vino, che offrono interessanti spunti economici e commerciali. Sul versante urbanistico è necessario puntare ad un’edilizia di qualità, piuttosto che all’edilizia dell’abusivismo, come è stata quella degli Anni Settanta e Ottanta; tra le direttive del nuovo Piano Regolatore Generale è stata inserita quella della perequazione urbanistica e, soprattutto, quella dell’individuazione di aree a scopo di edilizia turistica, perché la vicinanza dell’aeroporto di Comiso e, speriamo, il completamento del porto, non possono non farci vedere nel turismo una interessante prospettiva economica per Vittoria.

Le sfide prossime a venire per il territorio? Proiettarsi nel futuro significa dotarsi di nuove forme di economia, puntando soprattutto sul turismo, anche in considerazione dell’apertura del nuovo aeroporto di Comiso. Nel contempo vanno mantenute le radici profondamente agricole della città e tentata, a fronte della grave crisi in atto nella serricoltura, una diversificazione dell’economia agricola tradizionale.

Tre ragioni che secondo lei spingono il turista a visitarla?

Il mare, innanzitutto: Vittoria va identificata molto con la sua frazione marittima di Scoglitti, che costituisce uno dei motivi principali per visitarla. Poi il Liberty, che caratterizza numerosi edifici cittadini, con le passeggiate e le visite guidate in compagnia di studiosi ed esperti vittoriesi, quali il professor Alfredo Campo che sta facendo riscoprire questo piccolo tesoro che caratterizza la nostra città. Terzo, per scoprire come vive una città dell’estremo Sud, inserita però in una realtà dinamica come quella della provincia di Ragusa.

Quando e dove vanno ricercate le radici storico-culturali vittoriesi?

La prima parte del mandato è stata caratterizzata dalle manifestazioni collegate al IV Centenario della fondazione della città, un’occasione per riscoprire le origini della città di Vittoria e per varie pubblicazioni di pregio. Luoghi cittadini di rilevanza storica sono: la valle del fiume Ippari e il centro storico, fortemente rivalutato sia con il recupero dei locali dell’ex centrale elettrica, diventati oggi Sala Mazzone, e la creazione del Quartiere degli Artisti. Sempre nel centro storico, all’interno degli ex magazzini del Conte, che saranno consegnati tra pochi mesi, troveranno adeguata collocazione le Strade del Vino e il Consorzio del Cerasuolo. A breve sarà anche riaperto il Museo Civico di piazza Enriquez.

Da Battiato al Vittoria Festival Jazz. Che legame storico c’è tra la musica e il territorio?

Il Vittoria Jazz & Wine Festival è un’iniziativa di valorizzazione e promozione turistico culturale della città. E’ legato non solo alla figura, oggi di dimensione internazionale, del giovanissimo sassofonista Francesco Cafiso, ma intende porsi come momento promozionale per i tanti artisti siciliani di jazz; inoltre, costituisce un binomio imprescindibile con il Cerasuolo di Vittoria, l’unico vino docg del Meridione d’Italia. La cittadinanza onoraria riconosciuta a Franco Battiato e ad altri artisti e registi è motivata dal fatto che questi personaggi hanno utilizzato Vittoria come set cinematografico e quindi, nel caso di Battiato, più che di legame musicale, si tratta dell’aver girato parecchie scene dei suoi film nella nostra città.

Cos’è che nel passato recente ha segnato l’esistenza di questa città e della sua gente?

Senza dubbio la sua evoluzione economica, intesa come nascita e sviluppo esponenziale degli impianti serricoli che hanno consentito una rilevante produzione di primaticci. Quest’ultima però ha subito, a volte, delle pesanti fasi congiunturali, dovute soprattutto al crollo dei prezzi alla produzione; crisi dalle quali ha sempre saputo risollevarsi. Non dimentichiamo, infatti, che in un passato non più recente, prima che si sviluppasse la serricoltura, la città, la cui agricoltura era allora vocata alla viticoltura, ha saputo risollevarsi anche dalla fillossera (parassita della vite, ndr).

Quali qualità trova inscritte nel DNA dei vittoriesi?

Il dinamismo economico, l’effervescenza rispetto al resto della Sicilia e la voglia di combattere per raggiungere i propri obbiettivi.