Mercatino settimanale, ieri a Scoglitti tutto pulito. Mi aspetto lo stesso sabato a Vittoria

Senza nome-1Mi compiaccio per le condizioni in cui è stata lasciata ieri l’area che ospita il mercatino settimanale di Scoglitti, dove non è volata una sola carta. A fine mattinata gli ambulanti hanno consegnato ordinatamente i sacchi agli operatori del servizio di igiene, dimostrando di avere compreso che bisogna rispettare la città, che a prescindere dagli ulteriori servizi che l’amministrazione potrà offrire il sito va mantenuto pulito e che, evidentemente, chi opera al mercatino ha più senso civico di chi ha tentato maldestramente di rappresentare la categoria. Mi aspetto lo stesso comportamento sabato prossimo nell’area del mercatino settimanale di Vittoria, dove nel frattempo verranno collocati un cassone scarrabile e le isole ecologiche. Colgo con favore la presa di posizione del rappresentante di Forza Italia, Riccardo Terranova, che segna la differenza con il resto dell’opposizione e che avanza una proposta – quella del trasferimento del mercatino in un’altra area – in linea on quanto avrei voluto fare già da tempo. Purtroppo, lo spostamento è difficile per via dell’alto numero di concessioni rilasciate ai commercianti; ciononostante, proveremo a individuare una soluzione. Terranova difende la legalità, a differenza di qualche consigliere dell’opposizione che, pur di raccattare qualche voto in più, in questa circostanza la legalità l’ha contrastata, schierandosi con chi non rispetta la città e i cittadini. Trovo ridicola la posizione dei consiglieri di Fratelli d’Italia in merito alla diffida del questore al presidente Ascom, Antonio Prelati: Moscato e Nicosia si professano sostenitori della legalità, ma evidentemente lo sono a convenienza, considerato che contestano un provvedimento dell’autorità che tutela l’ordine, la sicurezza e la legalità. Con la loro posizione non evidenziano certo solidarietà su fatti concreti, quanto piuttosto difesa dei compagni di lista in vista della campagna elettorale. E così facendo tolgono credibilità alla battaglia dell’Ascom.
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