Ho inviato al presidente regionale di Confindustria, Ivan Lo Bello, una lettera per esprimergli solidarietà, dopo la particolare invettiva che il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, aveva pronunciato nei suoi confronti. Questo il testo della lettera: “Caro Presidente, esprimo piena solidarietà a un rappresentante così autorevole di Confindustria e della Sicilia, un presidente che quotidianamente lavora e combatte per la legalità e che della legalità ha fatto una bandiera, facendo da contraltare a quelle istituzioni che dell’inquinamento e delle commistioni hanno fatto l’altra faccia negativa della Sicilia. Ritengo assurdo e di cattivo gusto – anche per la no-stra terra – che il Presidente della Regione, che dovrebbe essere l’istituzione più alta della Sicilia, possa lasciarsi andare a certe espressioni, invocando che qualcuno vada a morire ammazzato, chiunque esso sia, a maggior ragione se si tratta di persone che hanno sempre creduto e messo in atto il contrasto alla criminalità, dando una immagine positiva della Sicilia. Non sono parole ammissibili da nessu-no, a maggior ragione se si tratta del presidente della Regione che, con la propria immagine, dovrebbe semmai promuovere e proiettare la Sicilia verso mete ambi-ziose di legalità e di sviluppo. Tutto questo manca, in questo momento, alla Sicilia e questo è l’ennesimo episodio negativo di un governo che ha fatto solo male a questa Regione”.