Esprimo la mia solidarietà per le minacce di morte di morte indirizzate con una lettera anonima al senatore Giuseppe Lumia, che in passato ha ricoperto l’incarico di presidente della Commissione parlamentare per la lotta alla mafia, e al direttore della Dia, colonnello Giuseppe D’Agata. Nei primi di maggio del 2011, in seguito al mancato rilascio della certificazione antimafia alle società che gestiscono i servizi portuali, l’ex presidente della Commissione antimafia aveva sostenuto l’attività della Prefettura e incoraggiato l’opera di risanamento avviata all’interno del porto. Posizioni ribadite in occasione del provvedimento della magistratura che ha sottoposto a sequestro e ad amministrazione giudiziaria le società, a partire dal marzo di quest’anno. Le nuove minacce di morte indirizzate a Lumia e D’Agata, come si evince dal tenore della lettera, altro non sono che la reazione di Cosa nostra rispetto all’impegno di Lumia e delle istituzioni dello Stato. Esprimo, pertanto, a Peppe Lumia, al quale mi lega un’antica amicizia, ed alla sua famiglia, ma anche al direttore della Dia, la più profonda solidarietà, che è anche quella di tutta la Vittoria che sta dalla parte della legalità e che prova repulsione e ribrezzo per la mafia e l’antistato che, come al solito, ricorre sempre e subdolamente ai codardi schemi dell’intimidazione nel vano tentativo di allentare la morsa in cui ormai è stata stretta dalle istituzioni democratiche, anche grazie all’impegno di parlamentari, magistrati ed esponenti della sicurezza pubblica, come Lumia e D’Agata. Conoscendo da tempo Peppe Lumia è chiaro a tutti che il suo impegno non sarà assolutamente intaccato da questi ultimi accadimenti, che anzi rafforzano anche tutti noi nel proseguire con sempre maggiore determinazione l’azione di contrasto ai poteri criminali e mafiosi; azione che è iscritta nel Dna della nostra comunità cittadina.